sabato 23 ottobre 2010

PSICOTERAPIA INFANTILE

PSICOTERAPIA INFANTILE
 
VALUTAZIONE PSICODIAGNOSTICA
La terapia con i bambini secondo l’orientamento dinamico si svolge con sedute della durata di 45 minuti con frequenza settimanale.
Prima di coinvolgere un bambino o un adolescente in un percorso terapeutico che comunque sarà un’esperienza di grande impatto per la sua vita si compie una valutazione del caso attraverso colloqui con i genitori e valutazione psicodiagnostica anche con l’ausilio di test di personalità o di performance.
 
METODOLOGIA
Il metodo di lavoro con i bambini prevede l’uso del disegno e soprattutto del gioco. Nello sviluppo del bambino il ricorso al gioco è molto più precoce del linguaggio e del disegno stesso, diviene pertanto la modalità di entrare in relazione con i genitori e quindi con il mondo esterno.
Lo psicologo-psicoterapeuta entra nel mondo infantile instaurando una relazione terapeutica nel pieno rispetto delle caratteristiche dell’infanzia, attraverso il “linguaggio” infantile: per questo il gioco è il metodo stesso della terapia.
Nel bambino il gioco è un comportamento spontaneo tuttavia i bambini che non hanno un solido senso di sicurezza non sono in grado di giocare.
 
SCOPO DELLA TERAPIA
Lo scopo della psicoterapia infantile è affrontare conflitti psichici e emozioni cariche di angosce, che si esprimono attraverso manifestazioni di disagio e sintomi, al fine di aiutare i piccoli pazienti a costruire un’identità più solida, trovando le sicurezze per crescere.
 
INTERVENTO INDIVIDUALIZZATO SULLA BASE DI BISOGNI DIVERSI
 
·        I bambini molto piccoli possono presentare difficoltà nelle funzioni di base: problemi di alimentazione, del ritmo sonno-veglia, del controllo sfinterico.
Dopo le necessarie indagini funzionali che devono escludere la natura organica del problema, i sintomi possono essere affrontati come una difficoltà psicologica, ansiogena, di difficile sintonizzazione psicofisica del bambino con il mondo esterno e le sue richieste. Per questo può essere utile un intervento psicologico che fino ai 3/4 anni del bambino (e sempre a discrezione dell’esperto) si svolgerà con i genitori.
 
·        Il gioco rimane l’attività prediletta dei bambini fino circa a 11-12 anni.
La terapia psicoanalitca permette di affrontare le problematiche relative alla scuola, ai rapporti con i genitori e con i pari; quando la mente è invasa da angosce e da ansie insostenibili per i bambini le ripercussioni si hanno su tutti gli aspetti dell’individuo, in quanto unità di psiche e soma.
Accanto a sintomi somatici come cefalea, ansia, disturbi alimentari, del comportamento, abbiamo ripercussioni sugli apprendimenti ed il rendimento scolastico così come sulla vita sociale extrascolastica.
 
PSICOTERAPIA CON GLI ADOLESCENTI
 
L’adolescenza è un momento cruciale dello sviluppo, si abbandonano le prerogative infantili, ci si prepara a diventare adulti. Spesso questi cambiamenti avvengono con fatica, abbandonare lo stato di bambino è un processo che richiede tempo.
La terapia con gli adolescenti si basa sulla creazione di una relazione autentica, di fiducia, nella quale il ragazzo possa essere indirizzato ad analizzare comportamenti, emozioni, sentimenti che condizionano in negativo la sua vita, affinché sia l’artefice del proprio cambiamento.
 
Dott.ssa Melissa Ciacci
Psicologa - Psicoterapeuta dell'infanzia e dell'adolescenza
 
Per informazioni e appuntamenti contattare:
 
Punto Mamma e Bimbo
Via Veneto 43– Riccione
scala A – Centro Commerciale “Il Boschetto”
Tel. 392.6381039

domenica 10 ottobre 2010

che cos'è il Lotus Birth?

Lotus Birth è il modo più dolce, sensibile e rispettoso per entrare nella vita. 
E' la procedura di nascita in cui il cordone ombelicale non viene reciso e il neonato resta collegato alla sua placenta. Pochi giorni dopo la nascita (dai 2 ai 10, ma di media 3/4) il cordone si separa in modo naturale dall'ombelico del bambino.
Il distacco avviene quando entrambi, bambino e placenta, hanno realmente concluso il loro rapporto e decidono sia giunto il momento della separazione. 
Il contatto prolungato con la placenta permette al bambino di ricevere tutta la quantità del preziosissimo sangue placentare che è presente alla nascita e che la natura ha previsto per la costituzione del sistema immunitario. E' un periodo di transizione in cui il bambino può separarsi dal corpo della madre dolcemente e gradualmente e completare il suo corpo eterico*. Un tempo importante per stabilizzare il sistema respiratorio autonomo e gli altri organi.
Quindi un tempo che rallenta il processo del dopo nascita e porta la consapevolezza dei bisogni del neonato, permettendo che germoglino intimità e integrazione: il vero bonding, i cui benefici effetti accompagnano la famiglia nel corso della vita. 

Il Lotus Birth è una bellissima e logica estensione della nascita naturale: ci invita a rispettare il cosiddetto secondamento, la fase in cui nasce la placenta, e ad onorare quest'ultima quale prima fonte di nutrimento del neo-nato. 

Accompagnamento alla nascita

Corso di accompagnamento alla nascita

Il corso di accompagnamento alla nascita attiva si realizza con lo scopo di dare sostegno alla donna ed alla coppia in tutto il percorso nascita, promuovendo il ruolo attivo decisionale dei genitori, favorendo così scelte consapevoli e responsabili.
Nell’ambito del corso, dove l’ascolto e le relazioni personali sono priviligiati, il gruppo svolge un ruolo fondamentale nel far emergere le aspettative legate alla gravidanza, al parto e all’accoglienza del bambino.
In particolare il corso si propone di:
Promuovere una cultura della nascita umanizzata in sintonia con i ritmi naturali del parto e dei  bisogni affettivi della coppia e del bambino;
Fornire una corretta informazione sui processi fisiologici, fisici ed emotivi della gravidanza del parto e del puerperio;
Offrire strumenti per comprendere, affrontare e contenere il dolore fisiologico del travaglio e del parto;
Sostenere l’efficacia dell’allattamento al seno come norma per la crescita e lo sviluppo sano del bambino.
Il corso è rivolto alla donna ed alla coppia e si sviluppa in 8 incontri a cadenza settimanale della durata di due ore circa.
Ogni incontro è suddiviso in una parte teorica, in cui si approfondirà la conoscenza relativa all’argomento trattato ed una parte pratica basata sulla respirazione, sullo stretching e sul rilassamento, al fine di acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo, delle sue risorse e delle sue infinite potenzialità.
E’ previsto, inoltre, un incontro dopo il parto per la conoscenza dei nuovi nati e la condivisione dell’esperienza vissuta.

Assistenza al travaglio con accompagnamento in ospedale

L’assistenza al travaglio con accompagnamento in ospedale prevede che l’ostetrica si rechi al domicilio della donna per seguirla nella prima fase del travaglio e che, al momento opportuno, la accompagni in ospedale, dove si fermerà fino alla conclusione del parto. Il servizio offre alle donne la possibilità di vivere tranquillamente e in maniera monitorata il travaglio a domicilio nella prima fase e garantisce la presenza dell’ostetrica di fiducia anche durante il percorso in ospedale fino al momento del parto. L'ostetrica rimane disponibile per proseguire l'assistenza anche nei giorni dopo il parto a domicilio, nel sostegno al puerperio e all'allattamento.

 Assistenza domiciliare per la diagnosi di travaglio


Questo servizio offre alle donne la possibilità di vivere tranquillamente a domicilio la prima fase del travaglio, recandosi in ospedale al momento opportuno.

Assistenza domiciliare al puerperio e allattamento 



Il servizio prevede l’assistenza direttamente a domicilio da parte di un’ostetrica per sostenereinformare e consigliare la donna e la coppia, nel delicato periodo che segue la nascita, riguardo ai vari aspetti di cura e di vita insieme di mamma, papà e bambino: dall'allattamento al seno, al primo bagno al neonato e altro ancora.

per appuntamento: tel. 392.6381039
Via Veneto 43 - Riccione scala A - centro commerciale "il Boschetto

martedì 5 ottobre 2010

PUNTOMAMMAEBIMBO


PUNTO MAMMA E BIMBO
Si propone come compagno di viaggio verso la nascita e la crescita del bimbo fornendo consulenze ostetriche, psicologiche e osteopatiche (cranio sacrale),corsi di preparazione psico-fisica all'evento nascita (individuali, di coppia o di gruppo), sostegno nell'iniziale gestione quotidiana del neonato, nell'allattamento al seno e nelle eventuali problematiche legate alla crescita (logopedia).
I NOSTRI SERVIZI
  • CORSI DI PREPARAZIONE AL PARTO
  • RIEDUCAZIONE PERINEALE
  • CONSULENZA E SERVIZIO OSTETRICO
  • TERAPIA CRANIO SACRALE
  • GINNASTICA PER LA SCHIENA PRE E POST PARTO
  • PREPARAZIONE AL PARTO IN IPNOSI
  • LOGOPEDIA
  • KINESIOLOGIA
  • MASSAGGIO SHIATZU
  • CORSI DI PSICOMOTRICITA'
  • ASSISTENZA ALLA GRAVIDANZA
  • CONSULENZA PSICOLOGICA E PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
  • CONSULENZA PSICOLOGICA E PSICOTERAPIA DI COPPIA E AL BAMBINO
  • ASSISTENZA INFERMIERISTICA
  • OMEOPATIA
per appuntamento: tel. 392.6381039
Via Veneto 43 - Riccione scala A - centro commerciale "il Boschetto"
 

RIEDUCAZIONE PAVIMENTO PELVICO

Che cos’è il pavimento pelvico?
Il pavimento pelvico corrisponde alla zona genito-urinaria-anale ed è costituito da tessuto muscolare e connettivale
Partecipa alle funzioni urinaria, fecale, sessuale, riproduttiva, della statica pelvica, biomeccanica del cingolo pelvico.

La Riabilitazione del pavimento pelvico è una terapia che ha l’obiettivo di guarire o ridurre i sintomi causati dalla disfunzione e riferiti dal paziente, migliorando così la qualità di vita del soggetto. La sua applicazione prevede l’utilizzo di tecniche e strumenti che vengono impiegati a seconda della condizione della persona. 

Che cos’è una disfunzione del pavimento pelvico?

Le disfunzioni del pavimento pelvico consistono nel danno più o meno accentuato della parte muscolare di sostegno (es.: stiramento) e/o quella fasciale e legamentosa di supporto e/o quella nervosa di controllo e di coordinazione. 

La porzione muscolare, alla quale la riabilitazione del pavimento pelvico è diretta,  si può presentare ipoattiva (come in caso di prolasso degli organi pelvici), iperattiva (come in caso di disfunzioni sessuali femminili, o di dolore pelvico cronico), con deficit di coordinazione (come in caso di stipsi).

Le cause delle disfunzioni del pavimento pelvico sono dovute:
• ad un evento isolato, come nel caso di stiramento muscolare durante il parto, oppure di inevitabile lesione conseguente a terapia chirurgica locale;
• a modificazioni che avvengono in un tempo più lungo, come in alcuni casi di sindrome del dolore pelvico cronico.



Quali sono i sintomi di
una  disfunzione?

In alcuni casi tale zona può essere soggetta a disfunzioni alle quali possono conseguire:
Sintomi urologici (incontinenza urinaria, urgenza e frequenza urinaria, sintomi da svuotamento, dolore vescicale e uretrale);
Sintomi colo-proctologici(Incontinenza fecale, stipsi o costipazione, dolore ano-rettale);
Sintomi ginecologici (prolasso degli organi pelvici);
Disfunzioni sessuali femminili e
   maschili (dispareunia ovvero dolore al rapporto sessuale, difficoltà o impossibilità nell’avere rapporti, e/o mancata soddisfazione durante questi)
 Sindromi dolorose croniche.
 Peggioramento della qualità della vita e dei rapporti interpersonali
Incontinenza pre-parto e post-partum

La riabilitazione
La Riabilitazione del pavimento pelvico è una terapia che ha l’obiettivo di guarire o ridurre i sintomi causati dalla disfunzione e riferiti dal paziente, migliorando così la qualità di vita del soggetto. La sua applicazione prevede l’utilizzo di tecniche e strumenti che vengono impiegati a seconda della condizione della persona. 
Il trattamento si rifà in qualsiasi caso a 3 fasi fondamentali:

fase di apprendimento dell'attività muscolare del pavimento pelvico

fase di modificazione dei parametri muscolari alterati: In questo momento terapeutico l'obiettivo diventa il rinforzo del  pavimento pelvico nel caso di ipovalidità, la riduzione del il tono muscolare e del dolore in caso di iperattività, la restituzione di una corretta sinergia muscolare in caso di incoordinazione muscolare;

fase di automatizzazione. Il paziente impara ad utilizzare quanto ha appreso in sede ambulatoriale e lo utilizza nei momenti in cui il sintomo si presenta. Con la ripetizione, l'utilizzo diventa appunto "automatico". Ne è un esempio in caso di incontinenza urinaria da sforzo la contrazione volontaria.
PER INFORMAZIONI E APPUNTAMENTO
PUNTOMAMMAEBIMBO
TEL. 3926381039
VIA VENETO 43/A - RICCIONE

PSICOMOTRICITA'


Psicomotricità



·       Presentazione

La Psicomotricità viene attualmente praticata da specialisti formati attraverso iter triennali presso le Scuole Italiane di Psicomotricità riconosciute dalla F.I.Sc.O.P. (Federazione Italiana Scuole e Operatori Psicomotricità).

·       Le modalità operative

Parlando di psicomotricità si indica una modalità di intervento che introduce un rapporto attivo ed efficace tra il corpo e le attività mentali, intellettive ed affettive, nel rispetto della globalità psicofisica dell’individuo.

Utilizzando la conoscenza di questi rapporti e la capacità peculiare di lettura della comunicazione non verbale (movimento, tono, postura, gesto, sguardo, uso degli oggetti, dello spazio), lo Psicomotricista interviene nella relazione con metodi e tecniche a mediazione corporea (attività percettive, cognitive, ludico espressive, rilassamento) con l'obiettivo di favorire, in primo luogo, il processo di integrazione fra i diversi piani espressivi e conoscitivi che stanno alla base di quel fenomeno complesso che è la costruzione dell'identità.


·       La Psicomotricista: figura professionale

La Psicomotricista è l’operatrice che svolge in via autonoma o in collaborazione con altre figure dell’ambito educativo e socio-sanitario interventi di educazione, prevenzione e terapia psicomotoria.
In particolare:
1.  Svolge attività di osservazione, valutazione e bilancio psicomotorio, anche nell'ambito di un lavoro di équipe. 
2. Elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del progetto di intervento, volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute della persona.





La Psicomotricità comprende una serie di tecniche riabilitative che vanno dall’educazione psicomotoria alla terapia psicomotoria e alla formazione.

·       Psicomotricità educativa – preventiva:

L’educazione psicomotoria è un’attività di prevenzione rivolta a bambini in età evolutiva, il cui scopo è rivolto a favorire un armonico sviluppo psicomotorio, a prevenire disagi nella relazione e negli apprendimenti, ad aiutare il bambino a procedere nel suo percorso evolutivo in modo adeguato intervenendo sulla sua globalità e quindi sui diversi livelli, motorio, affettivo-relazionale e cognitivo.

Lo strumento per eccellenza nell’educazione psicomotoria, intesa come opportunità data al bambino di sperimentarsi, è il gioco (giochi imitativi e di movimento) attraverso il quale si innesca il desiderio al movimento e il piacere sensomotorio.

Tale intervento è rivolto a gruppi di bambini, sino ad un massimo di 7/8, tra cui bambini con disagio, preferibilmente ma non necessariamente di età omogenea.
Tale gruppo resterà invariato per tutto il ciclo di attività.

Lo spazio dove svolgere l'attività resterà invariato per tutta la durata degli incontri, così come le date e il giorno della settimana prestabiliti anticipatamente.

L’attività ha una durata complessiva di 5 incontri, a cadenza settimanale, ciascuno della durata di 50 minuti a cui vanno aggiunti un tempo di preparazione iniziale ed un tempo di preparazione finale di circa dieci minuti ciascuno, durante il quale i bambini saranno aiutati dagli accompagnatori.


·       Terapia Psicomotoria

Lo Psicomotricista attua interventi con finalità terapeutiche nei casi problematici nei quali la dimensione affettiva e relazionale appare dominante nell’iniziale instaurarsi di un disturbo o di una sindrome.

Scopo della terapia è quello di armonizzare o riequilibrare le tre assi dello sviluppo psicomotorio in un’ottica di costruzione o di ricostruzione o di adattamento per il superamento dei deficit motori, cognitivi e relazionali utilizzando come strumento elettivo la mediazione corporea e privilegiando la dimensione relazionale.

In particolare si rivolge a:
·         soggetti in età evolutiva che presentano ritardi e sindromi psicomotorie,     patologie neuropsichiche, disturbi del comportamento e della comunicazione ed i conseguenti disturbi dell'apprendimento.
·         soggetti in età adulta che presentano problemi connessi con l'alterazione delle funzioni psicomotorie, disturbi della comunicazione, che attraversano momenti critici evolutivi delle diverse età operando per la mobilizzazione delle risorse psicofisiche della persona e del suo contesto.

L’intervento della Terapia Psicomotoria è indirizzata a:



·         Ritardo dello sviluppo psicomotorio
·         Disprassie
·         Inibizione psicomotoria
·         Maldestrezza
·         Debilità motoria
·         Goffaggine
·         Disturbi di lateralizazzione
·         Disturbi dello schema corporeo
·         Disturbi psicomotori settoriali
     (tics, disprattognosie, balbuzie)
·         Iperattività (DDAI)
·         Sindromi relazionali

Sindromi polifalmormative
·         Sindrome di Down
·         Psicosi
·         Nevrosi
·         Autismo
·         Disturbi del processo di socializzazione
·         Disturbi della condotta
·         Disturbi psicosomatici
·         Insufficienza mentale






·       Modalità di intervento della terapia psicomotoria

Per operare una proficua scelta terapeutica, prima di iniziare l’intervento, risulta prioritaria un’analisi plurifattoriale (valutazione psicomotoria) in quanto ogni caso prospetta una propria problematica che permetterà di esprimere un'indicazione ragionata e basata sul tipo di diagnosi, sulla gravità della forma e sulla prospettiva prognostica.

L'identificazione degli obiettivi terapeutici, cioè le mete da perseguire, sono individuate analizzando il comportamento del paziente e le relative dinamiche sostenute nelle fasi evolutive più significative e il percorso per raggiungerli è definito progressivamente nella relazione terapeutica, in accordo tra le motivazioni dell’attività del paziente e la modalità di conduzione.

La durata della terapia, quindi, varierà in rapporto alla potenzialità recettiva da parte del paziente affinché sia realizzabile il tentativo di ricostruire ed adattare una struttura della personalità che sia sempre più orientata verso una norma.

La terapia verrà svolta in un setting specifico in un rapporto individuale e la frequenza di una o due sedute a settimana, in base alla necessità, di 50 minuti ciascuna.


·       Formativo:

Lo Psicomotricista svolge attività di formazione indirizzata agli educatori, insegnanti, operatori dell'ambito socio-sanitario e assistenziale, allo scopo di favorire l'ascolto di sé e dell'altro, per un miglioramento delle dinamiche relazionali, nella consapevolezza dell'importanza che assume l'espressività del corpo in ogni relazione umana.

Gli incontri di “Espressività corporea” aiutano ad identificare, esplorare ed esprimere i sentimenti attraverso il corpo, ad elaborare le diverse difficoltà in cui ci si imbatte liberando la tensione e favorendo il rilassamento, elaborando le dinamiche emozionali che nascono dai conflitti o dai comuni ostacoli nella comunicazione con gli altri, nella fiducia e nei rapporti interpersonali.

Le esperienze vissute vengono condivise con gli altri attraverso la verbalizzazione per cui le esperienze del vissuto corporeo vengono trasformate in pensieri e parole e quindi elaborate.

Gli obiettivi degli incontri o dei temi trattati possono essere proposti da tutto il gruppo, da qualche partecipante o dall’operatore che sceglierà i più adatti per lavorare a seconda del tempo a disposizione e delle situazioni personali dei partecipanti.

I partecipanti agli incontri di “Espressività corporea” sono rivolti a gruppi di un massimo di 9/10 persone per permettere che l’attività sia il più possibile efficace per ognuno.
L’attività ha una durata complessiva di 5 incontri, a cadenza settimanale, ciascuno della durata di un ora e mezzo.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
PUNTOMAMMAEBIMBO
TEL. 3926381039
VIA VENETO 43/A - RICCIONE