Psicomotricità
· Presentazione
La Psicomotricità viene attualmente praticata da specialisti formati attraverso iter triennali presso le Scuole Italiane di Psicomotricità riconosciute dalla F.I.Sc.O.P. (Federazione Italiana Scuole e Operatori Psicomotricità).
· Le modalità operative
Parlando di psicomotricità si indica una modalità di intervento che introduce un rapporto attivo ed efficace tra il corpo e le attività mentali, intellettive ed affettive, nel rispetto della globalità psicofisica dell’individuo.
Utilizzando la conoscenza di questi rapporti e la capacità peculiare di lettura della comunicazione non verbale (movimento, tono, postura, gesto, sguardo, uso degli oggetti, dello spazio), lo Psicomotricista interviene nella relazione con metodi e tecniche a mediazione corporea (attività percettive, cognitive, ludico espressive, rilassamento) con l'obiettivo di favorire, in primo luogo, il processo di integrazione fra i diversi piani espressivi e conoscitivi che stanno alla base di quel fenomeno complesso che è la costruzione dell'identità.
· La Psicomotricista: figura professionale
La Psicomotricista è l’operatrice che svolge in via autonoma o in collaborazione con altre figure dell’ambito educativo e socio-sanitario interventi di educazione, prevenzione e terapia psicomotoria.
In particolare:
1. Svolge attività di osservazione, valutazione e bilancio psicomotorio, anche nell'ambito di un lavoro di équipe.
2. Elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del progetto di intervento, volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute della persona.
La Psicomotricità comprende una serie di tecniche riabilitative che vanno dall’educazione psicomotoria alla terapia psicomotoria e alla formazione.
· Psicomotricità educativa – preventiva:
L’educazione psicomotoria è un’attività di prevenzione rivolta a bambini in età evolutiva, il cui scopo è rivolto a favorire un armonico sviluppo psicomotorio, a prevenire disagi nella relazione e negli apprendimenti, ad aiutare il bambino a procedere nel suo percorso evolutivo in modo adeguato intervenendo sulla sua globalità e quindi sui diversi livelli, motorio, affettivo-relazionale e cognitivo.
Lo strumento per eccellenza nell’educazione psicomotoria, intesa come opportunità data al bambino di sperimentarsi, è il gioco (giochi imitativi e di movimento) attraverso il quale si innesca il desiderio al movimento e il piacere sensomotorio.
Tale intervento è rivolto a gruppi di bambini, sino ad un massimo di 7/8, tra cui bambini con disagio, preferibilmente ma non necessariamente di età omogenea.
Tale gruppo resterà invariato per tutto il ciclo di attività.
Lo spazio dove svolgere l'attività resterà invariato per tutta la durata degli incontri, così come le date e il giorno della settimana prestabiliti anticipatamente.
L’attività ha una durata complessiva di 5 incontri, a cadenza settimanale, ciascuno della durata di 50 minuti a cui vanno aggiunti un tempo di preparazione iniziale ed un tempo di preparazione finale di circa dieci minuti ciascuno, durante il quale i bambini saranno aiutati dagli accompagnatori.
· Terapia Psicomotoria
Lo Psicomotricista attua interventi con finalità terapeutiche nei casi problematici nei quali la dimensione affettiva e relazionale appare dominante nell’iniziale instaurarsi di un disturbo o di una sindrome.
Scopo della terapia è quello di armonizzare o riequilibrare le tre assi dello sviluppo psicomotorio in un’ottica di costruzione o di ricostruzione o di adattamento per il superamento dei deficit motori, cognitivi e relazionali utilizzando come strumento elettivo la mediazione corporea e privilegiando la dimensione relazionale.
In particolare si rivolge a:
· soggetti in età evolutiva che presentano ritardi e sindromi psicomotorie, patologie neuropsichiche, disturbi del comportamento e della comunicazione ed i conseguenti disturbi dell'apprendimento.
· soggetti in età adulta che presentano problemi connessi con l'alterazione delle funzioni psicomotorie, disturbi della comunicazione, che attraversano momenti critici evolutivi delle diverse età operando per la mobilizzazione delle risorse psicofisiche della persona e del suo contesto.
L’intervento della Terapia Psicomotoria è indirizzata a:
· Ritardo dello sviluppo psicomotorio
· Disprassie
· Inibizione psicomotoria
· Maldestrezza
· Debilità motoria
· Goffaggine
· Disturbi di lateralizazzione
· Disturbi dello schema corporeo
· Disturbi psicomotori settoriali
(tics, disprattognosie, balbuzie)
· Iperattività (DDAI)
· Sindromi relazionali
Sindromi polifalmormative
· Sindrome di Down
· Psicosi
· Nevrosi
· Autismo
· Disturbi del processo di socializzazione
· Disturbi della condotta
· Disturbi psicosomatici
· Insufficienza mentale
· Modalità di intervento della terapia psicomotoria
Per operare una proficua scelta terapeutica, prima di iniziare l’intervento, risulta prioritaria un’analisi plurifattoriale (valutazione psicomotoria) in quanto ogni caso prospetta una propria problematica che permetterà di esprimere un'indicazione ragionata e basata sul tipo di diagnosi, sulla gravità della forma e sulla prospettiva prognostica.
L'identificazione degli obiettivi terapeutici, cioè le mete da perseguire, sono individuate analizzando il comportamento del paziente e le relative dinamiche sostenute nelle fasi evolutive più significative e il percorso per raggiungerli è definito progressivamente nella relazione terapeutica, in accordo tra le motivazioni dell’attività del paziente e la modalità di conduzione.
La durata della terapia, quindi, varierà in rapporto alla potenzialità recettiva da parte del paziente affinché sia realizzabile il tentativo di ricostruire ed adattare una struttura della personalità che sia sempre più orientata verso una norma.
La terapia verrà svolta in un setting specifico in un rapporto individuale e la frequenza di una o due sedute a settimana, in base alla necessità, di 50 minuti ciascuna.
· Formativo:
Lo Psicomotricista svolge attività di formazione indirizzata agli educatori, insegnanti, operatori dell'ambito socio-sanitario e assistenziale, allo scopo di favorire l'ascolto di sé e dell'altro, per un miglioramento delle dinamiche relazionali, nella consapevolezza dell'importanza che assume l'espressività del corpo in ogni relazione umana.
Gli incontri di “Espressività corporea” aiutano ad identificare, esplorare ed esprimere i sentimenti attraverso il corpo, ad elaborare le diverse difficoltà in cui ci si imbatte liberando la tensione e favorendo il rilassamento, elaborando le dinamiche emozionali che nascono dai conflitti o dai comuni ostacoli nella comunicazione con gli altri, nella fiducia e nei rapporti interpersonali.
Le esperienze vissute vengono condivise con gli altri attraverso la verbalizzazione per cui le esperienze del vissuto corporeo vengono trasformate in pensieri e parole e quindi elaborate.
Gli obiettivi degli incontri o dei temi trattati possono essere proposti da tutto il gruppo, da qualche partecipante o dall’operatore che sceglierà i più adatti per lavorare a seconda del tempo a disposizione e delle situazioni personali dei partecipanti.
I partecipanti agli incontri di “Espressività corporea” sono rivolti a gruppi di un massimo di 9/10 persone per permettere che l’attività sia il più possibile efficace per ognuno.
L’attività ha una durata complessiva di 5 incontri, a cadenza settimanale, ciascuno della durata di un ora e mezzo.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
PUNTOMAMMAEBIMBO
TEL. 3926381039
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